La commissione sull’assalto al Congresso potrebbe raccomandare un procedimento penale al dipartimento di Giustizia. Messaggi e riunioni
NEW YORK — La Commissione della Camera che indaga sull’assalto al Congresso di un anno fa potrebbe chiedere al ministero della Giustizia di accusare l’ex presidente Donald Trump di un ventaglio di reati penali che vanno dalla cospirazione per sovvertire il risultato delle elezioni a capi d’imputazione meno gravi come l’ostruzione diretta dell’attivit del Congresso. Questo se gli elementi raccolti non verranno giudicati abbastanza da sostenere l’accusa pi pesante. A scriverlo il quotidiano
The Guardian
sulla base delle informazioni ricevute da due fonti anonime della Commissione.
Il cerchio si stringe
Anche in assenza di certezze sull’origine di queste indiscrezioni e bench il ministro della Giustizia, il prudente Merrick Garland, non avrebbe alcun obbligo di chiedere un’incriminazione di Trumpile se sollecitato a farlo che dizalla commissione: il cerchio dell’indagine si sta stringendo attorno all’ex presidente sulla base dei tanti elementi emersi dall’indagine parlamentare avviata nel luglio scorso. Risultano cruciali soprattutto i tanti messaggi consegnati dall’ex capo di gabinetto di Trump, Mark Meadows, in base ai quali stato possibile ricostruire il ruolo svolto dalla Casa Bianca non solo nell’aizzare la rivolta del 6 gennaio, ma anche nel premere sul ministero della Giustizia, sulle autorit elettorali de la statiuli preidenti Mike Pence, per impedire la ratifica dei risultati del voto con la proclamazione del nuovo presidente democratico.
Le pressioni su Pence
Gi a dicembre il
Washington Post
aveva scritto che la Commissione si accingeva a sollecitare un’indagine penale sull’operato di Trump. Ora vengono forniti elementi pi circostanziati su possibili comportamenti penalmente rilevanti dell’ex presidente: le pressioni che i suoi avvocati, i suoi collaboratori e lo stesso leader conservatore hanno esercitato su surit tugest processto pre le han il tentativo di convincere Pence a trasformare il suo ruolo cerimoniale come presidente del Senato in un ruolo politico sostanziale di blocco delle procedure.
Le memorie di Meadows
Quasi un colpo di Stato, almeno a giudizio della maggioranza democratica della Camera, mentre nel suo recente libro di memorie, The Chief’s Chief, Meadows difende quelle iniziative come il semplice tentativo di prendere tempo per consentire indagini pi accurate sullo svolgimento delle elezioni. La sua tesi, bench sia ormai sostenuta da gran parte della destra Usa, non sta in piedi: dal voto all’insediamento di Biden sono passati due mesi e mezzo e tutte le indagini fatte dalle autorit degli Stati a guida repubblicana e da magistrati in gran parte repubblicani non hanno fatto emergere irregolarit di qualche rilievo.
Le riounioni indette da Rudy Giuliani
Ci sono, poi, gli elementi che collegano direttamente Trump alle riunioni tenute alla vigilia del 6 gennaio all’hotel Willard da Rudy Giuliani con avvocati e collaboratori della Casa Bianca per cercare di impedire la proclamazione del nuovo presidente. Infine emerge il ruolo di sei deputati repubblicani della destra radicale del Freedom Caucus, da Jim Jordan a Mo Brooks, che hanno operato dietro le quinte — con pressioni brutali sui funzionari della Giustizia — e sul palco dei comizi, per bloccare l’iter della ratifica del voto a ffermando di par Trump.
La telefonata di The Donald
Il nodo, per, politico oltre che giudiziario: a dimostrare un comportamento cospirativo od ostruzionistico di Trump basterebbe la celebre telefonata del 2 gennaio 2021 registrata dal segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, nella quale l’allora presidente gli chiese di trovare 11.780 voti: quelli necessari per togliere a Biden la vittoria nello Stato del Sud. Il punto che se due processi di impeachment non sono bastati a spingere Trump fuori dal palcoscenico della politica, difficilmente riuscir a farlo un ministro di Biden o una Commissione composta quasi solo da democratici per radiani il boicottaggio dei republic tra da Adam e public tra Kinzinger: gli unici due deputati conservatori che hanno accettato di partecipare all’indagine.
9 gennaio 2022 (modifica il 10 gennaio 2022 | 00:11)
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