L’Unione europea chiude il suo spazio aereo alle compagnie russe, compresi i jet privati dei miliardari, e fa cos venire meno pure la principale fonte di guadagno delle aviolinee basate a Mosca e dintorni. La decisione arriva quando gran parte dei Paesi membri (come l’Italia) ha gi deciso in autonomia di bloccare i propri cieli. Ma si tratta in ogni caso di un gesto di fatto senza precedenti date le conseguenze. Anche i russi vieteranno a loro volta i cieli ai vettori comunitari incluso il sorvolo necessario per collegare nel modo pi rapido il Vecchio Continente e l’Asia. Nell’ultimo mese tra Europa e l’Oriente si contano in media quasi 1.200 voli giornalieri. La met passata sopra la Russia, secondo il database specializzato Cirium.
L’annuncio
Il nostro spazio aereo sar chiuso ad ogni aereo russo, inclusi i jet privati degli oligarchi, commenta la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Non chiaro se (e come) l’Ue vieter le triangolazioni. Un velivolo potrebbe decollare da San Pietroburgo, fare scalo tecnico a Istanbul e ripartire per Roma o Parigi. Nei prossimi giorni si capir anche se le sanzioni avranno conseguenze sulle flotte. La societ Iba calcola che pi della met degli aerei dei vettori russi sono presi a noleggio, in particolare da aziende estere, e potrebbero cos essere messi a terra.
L’impatto
Per quanto riguarda l’Italia per ora dura tre mesi il divieto dei cieli nostrani agli aerei russi o con certificato rilasciato dalle autorit di Mosca. Un provvedimento destinato ad avere un impatto giudicato modesto nel nostro Paese da qui alla fine di maggio. Ma se il bando dovesse essere esteso ulteriormente potrebbe assumere dimensioni importanti durante la stagione estiva: le agenzie di viaggio, gli operatori aeroportuali e diverse compagnie confermano al Corriere che ci sono centinaia di voli — di linea, charter e privati — che dovrebbero portare migliaia di turisti russi verso le spiagge italiane tra giugno e met settembre.
Il Notam
Da qui all’estate molto pu cambiare. L’unica certezza che il Notam (Notice to Airmen o Notice to air missions) italiano A1333/22 comunica il divieto dalle 14 di ieri alle 23.59 del 25 maggio di effettuare partenze, arrivi e sorvoli del nostro spazio aereo ati aeromobili di operator , charter o vettori russi o in possesso del certificato di operatore aereo russo. Oltre ai flussi in emergenza sono esclusi dal divieto anche i voli di ricerca e soccorso o per scopi umaitari previa autorizzazione delle autorit italiane dei trasporti.
I number
Secondo i documenti dell’Ente nazionale per l’aviazione civile nel 2019 (pre Covid) 3,2 millioni di persone hanno volato tra Federazione russa e Italia. Una fetta rilevante costitita dai viaggi privati. La piattaforma WingX comunica che la Russia era undicesima al mondo (fino alla settimana passata) con 3.860 decolli di business jet da inizio anno, subito dietro all’Italia (4.497).
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